Domenica, 10 Settembre 2006

 
Iniziativa dell’associazione "Le tegnue"
"Tegnue", Chioggia rivendica l'esclusiva
 
 

CHIOGGIA - Chioggia non vuole iniziare una guerra per le "tegnue ", la vasta oasi marina che fronteggia il suo litorale. Intende però tutelarsi dalle facili imitazioni, reclamando, a pochi giorni dal vincolo sull'area posto dal Ministero, a fregiarsi di un titolo, quelle delle proprie "tegnue ", un'oasi di 30 chilometri quadrati, che non vuol vedere annacquato in una generica definizione di "tegnue (o tenue?) dell'Adriatico". "Nessuno vuol fare guerra a nessuno - spiega Fortunato Guarnieri, il sindaco - ma riteniamo importante ricordare, al di là delle dimensioni, parametro sul quale non c'è confronto tra l'oasi di Chioggia e le altre del litorale veneto, che quelle di Cavallino-Treporti si sono da sempre chiamate "lastrure", mentre quelle di Caorle i pescatori, nostri e caorlotti hanno sempre definito "presure". Si tratta di sinonimi, ma hanno una fondamentale importanza perché definiscono ambienti marini differenti soprattutto dal punto di vista morfologico".

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